I proprietari immobiliari, com’è noto, pagano le imposte su valori catastali fermi a molti decenni fa, ma vendono e affittano in base ai prezzi di mercato. Realizzano un grande guadagno con il minimo sforzo, e con una contropartita per lo Stato, in termini di entrate tributarie, del tutto insignificante. A loro il Catasto va bene così, non vogliono cambiarlo. Per calmierare i prezzi, a questo punto, occorre fissare un tetto, stabilire che i canoni di locazione non superino le rendite catastali oltre un certo limite (il 20-25 per cento). Una proposta semplice e concreta, da attuare con un decreto-legge, la...