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La protesta infuria nelle piazze. L’America di ieri non esiste più

La protesta infuria nelle piazze. L’America di ieri non esiste piùManifestazione pro choice a Seattle venerdì – Ap /Stephen Brashear

Nessuno ci può giudicare In decine di città si manifesta contro la sentenza che abolisce il diritto all'aborto. A Washington l’edificio della Corte suprema è protetto dalle forze di polizia

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 26 giugno 2022

È bastato che la Corte Suprema annunciasse la decisione di rovesciare la sentenza del 1973 Roe vs Wade, cancellando il diritto all’aborto a livello federale, perché cominciassero le manifestazioni di protesta. E mentre la protesta cresceva, a Washington Dc aumentava anche la protezione e la sorveglianza attorno al palazzo della Corte.

A UNIRSI AI MANIFESTANTI, nella capitale, ci sono state molte deputate democratiche che hanno lasciato Capitol Hill per dirigersi verso la protesta, mentre la presidente della Camera Nancy Pelosi in una conferenza stampa prometteva: «Il Congresso continuerà ad agire per superare questo estremismo della Corte suprema e proteggere il popolo americano». Il leader della maggioranza dem al Senato Chuck Schumer ha scritto su Twitter: «Le donne americane vedono i propri diritti portati via da 5 giudici non eletti, nel tribunale estremista Maga (lo slogan di Trump Make America Great Again, ndr)»,

Arrivata alla manifestazione di New York, la deputata socialista Alexandria Ocasio-Cortez ha invitato Biden a fondare cliniche per l’aborto sui territori federali, non soggetti alle leggi degli stati, e ha raccontato come fosse stato importante per lei, dopo aver subito un’aggressione sessuale quando era 20enne, sapere che l’aborto sarebbe stato un’opzione, se ne avesse avuto bisogno.
Bernie Sanders ha rilasciato una dichiarazione propositiva, chiedendo di cancellare il filibuster, la pratica di ostruzionismo al Senato che sta immobilizzando i democratici. «Sei giudici della Corte suprema, compresi quelli che nelle udienze per la nomina hanno definito la sentenza del 1973 un ’importante precedente’, hanno fatto esattamente ciò che il popolo americano non voleva e hanno ribaltato Roe vs Wade. Nel 2022 hanno affermano in modo oltraggioso e reazionario che le donne nel nostro Paese non dovrebbero essere in grado di controllare il proprio corpo. Questa decisione non può essere lasciata in piedi. Se i repubblicani possono porre fine all’ostruzionismo per installare giudici di destra per ribaltare Roe vs Wade, i democratici possono e devono porre fine al filibuster, codificare quella sentenza e rendere l’aborto legale e sicuro». La proposta di Sanders è risuonata nelle manifestazioni che si sono svolte in tutti gli Usa, anche in città dove la destra stava festeggiando quella che per loroè una vittoria epocale.
Migliaia di persone si sono radunate in Georgia, Wisconsin, Virginia, Florida, North e South Carolina, Kansas. In Michigan centinaia di manifestanti hanno bloccato le uscite davanti all’ufficio del procuratore. A Phoenix, Arizona sono stati usati gas lacrimogeni dopo che i manifestanti hanno cercato di forzare le porte del Senato riunito in seduta, ma non ci sono stati arresti.

A NEW YORK in migliaia sono arrivati in corteo da Washington Square Park a Union square. «Da ginecologa io oggi ho una rabbia furiosa – dice Sarah, medica di Manhattan – Questa è una questione di salute pubblica, non religiosa. È come se la Corte suprema avesse cancellato il diritto federale alle trasfusioni, sotto pressione dei testimoni di Geova. Il corpo delle persone non è un’arena politica, la salute delle persone non è terreno di scambio».

NEI CORTEI molti cartelli sottolineavano quanto questa sentenza avrà un impatto sulla vita delle donne afroamericane. «Mi aspetto che il presidente faccia tutto quello che può per aiutarci – dichiara Nala, assistente sociale di Brooklyn – Se è alla Casa bianca lo deve molto al voto delle donne nere che si sono mobilitate per lui. Una ragazza bianca ha più possibilità di una nera, per questo la prima reazione del partito democratico è arrivata dal Black Caucus. È un momento in cui è accaduto qualcosa di epocale, è necessaria una risposta epocale, come aumentare il numero dei giudici della Corte suprema».
«Sono un uomo cisgender, bianco ed eterosessuale – dice Andrew, 49enne del Bronx che sfila con la bandiera socialista – e come ho festeggiato in piazza la legalizzazione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso oggi sono qua perché mi sento colpito personalmente da questo obbrobrio. Non avrei pensato di dover rifare le lotte che aveva dovuto dare mia madre, avrei voluto farne di nuove»

L’ex sindaco di New York, Bill De Blasio si è unito al corteo e con lui molti vecchi e nuovi assessori cittadini, e la procuratrice Letitia James .

Su Twitter il vignettista politico Dan Perkins, conosciuto come Tom Tomorrow, ha scritto: «Penso che la maggior parte delle persone lo capisca, ma a volte vale comunque la pena affermare l’ovvio: questo è un momento spartiacque. Il vecchio mondo è morto. Non tornerai mai a ciò che pensavi fosse normale, prima di Trump, prima della pandemia. Prima di oggi. Risolvere questo problema, se ciò è possibile, richiederà un nuovo pensiero. La gerontocrazia responsabile del partito democratico dovrà riconoscere che non è più il 1991, o farsi da parte per coloro che lo sanno».

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