La protesta contro il governo Barnier-Macron: «Che senso ha votare?»
L'opposizione di sinistra in piazza Presentazione della lista dei ministri del nuovo governo. Le manifestazioni in 50 città francesi. Melenchon (France Insoumise): "Barnier non ha futuro"
L'opposizione di sinistra in piazza Presentazione della lista dei ministri del nuovo governo. Le manifestazioni in 50 città francesi. Melenchon (France Insoumise): "Barnier non ha futuro"
«Che senso ha votare?». È stato di nuovo questo l’interrogativo che ha spinto ieri diverse migliaia di persone a manifestare contro il prossimo governo «Macron-Barnier» a Parigi e in altre 50 città francesi.
Oltre alla France Insoumise alle manifestazioni hanno partecipato i sindacati studenteschi (Union étudiante e Union syndicale et lycéenne), le ONG ambientaliste (Greenpeace) e femministe (Planning familial, Collectif droits des femmes, Nous toutes) e associazioni come Attac.
Lo slogan più ripetuto è stato quello: «Macron destitution», il processo di destituzione presentato in parlamento dalla France Insoumise perché il presidente francese ha rifiutato di nominare a primo ministro Lucie Castets indicata dal Nouveau Front Populaire che è arrivato primo alle elezioni legislative dello scorso luglio. La mozione avrebbe bisogno dei due terzi dei voti per essere approvato. Le notizie sulla composizione del nuovo governo hanno aumentato la collera espressa dalle piazze. Molto osteggiata è stata la possibile nomina di Laurence Garnier a ministra della famiglia. Garnier, senatrice de Les Républicaines è considerata vicina ai mondi reazionari che si sono radunati attorno alla campagna «Mariages pour tous». Oltre 10 anni fa si oppose al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Garnier è stata messa a un posto per fare gli interessi dei «consumatori».
«Barnier non ha futuro – ha detto Jean-Luc Mélenchon a Marsiglia – Il suo destino promesso è quello di essere sconfitto all’Assemblea Nazionale, probabilmente per il suo progetto di bilancio, e di essere oggetto di una mozione di censura».
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