Se l’incontro ingessato tra Trump e Obama alla Casa Bianca e le parole di prammatica pronunciate dal miliardario newyorkese una volta appreso della sua vittoria avevano fatto pensare che i toni violenti della campagna elettorale avrebbero lasciato il campo alla diplomazia istituzionale, il risveglio dell’America dalla batosta del voto comincia a delinearsi come uno scontro senza quartiere. Mentre da Portland a Los Angeles le strade del paese si riempiono della rabbia di quanti temono che le promesse elettorali del candidato dei repubblicani si trasformino ora per tutto il paese in un futuro quotidiano di razzismo, repressione e povertà, anche la...