La parola al garante, il precedente di Trento
Intelligenza artificiale «Rischi per i diritti dei cittadini»
Intelligenza artificiale «Rischi per i diritti dei cittadini»
Una Roma distopica, tappezzata di videocamere e soggetta a un sistema di sorveglianza. Il rischio c’è e la possibilità che si materializzi attraverso l’intelligenza artificiale non è da escludere. Perché l’orizzonte dell’IA è ampio e nuovo. E molte conseguenze della sua applicazione sono ancora da valutare.
Tutto questo potrebbe avvenire nella capitale entro il Giubileo, secondo il piano che il consigliere del sindaco per la sicurezza Francesco Greco ha dettagliato ieri nel corso di un’intervista al Sole 24. Lo scopo è quello di contrastare il crimine grazie a 15.000 telecamere di videosorveglianza, i cui dati si collegheranno attraverso un software di intelligenza artificiale, affidato tramite gara dal comune di Roma alla società Leonardo. Greco è consapevole della possibilità di uno scenario «orwelliano», che chiarisce di voler evitare, ma scommette sul fatto che «Roma sarà più sicura».
Ex pm del pool Mani Pulite, Francesco Greco è stato nominato dal sindaco Gualtieri, consigliere per la legalità nel febbraio 2022. A questo incarico si è aggiunto, lo scorso 30 maggio, quello per sicurezza urbana, con l’obiettivo di contrastare la criminalità per tutelare, tra l’altro, le fasce vulnerabili: «Penso alle truffe agli anziani, ai furti in appartamento, alle violenze sulle donne o al cyberbullismo», aveva dichiarato Greco in occasione del conferimento dell’incarico.
Ma se questa è la base di partenza, il nuovo progetto sembra andare oltre. Soprattutto nel suo intento di prevenzione del crimine, che presenta aspetti potenzialmente invasivi. Raggiunto dal manifesto per un chiarimento, il Campidoglio ha confermato che la fiducia nel consigliere alla sicurezza è totale. Abbiamo contattato lo stesso Francesco Greco che ha declinato la possibilità di una nuova intervista. Ma non è difficile notare da parte sua una maggior cautela. «Il problema di fondo è quello della sicurezza», evidenzia Francesco Greco, «i comuni non hanno la competenza sulla sicurezza ma non possono disinteressarsene». E poi aggiunge, parlando con il manifesto, «è un tema che la sinistra non può trascurare».
Certo, equilibrare diritti personali e sicurezza non è una sfida da poco. Formalmente, la volontà esplicitata dall’incaricato del sindaco è quella di coordinarsi con il Garante per la protezione dei dati personali, una delle autorità che saranno competenti in materia di Intelligenza artificiale dopo la recente approvazione del regolamento europeo, l’AI act.
«Le tecniche di AI possono essere particolarmente invasive per i diritti delle persone, potendo addirittura modificare il comportamento degli individui e condizionare l’esercizio delle libertà democratiche» sottolinea al manifesto Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente dell’autorità garante per la protezione dei dati personali. Cerrina ricorda come il Garante, proprio recentemente, ha negato il trattamento dei dati personali con tecniche innovative di intelligenza artificiale messe in atto dal Comune di Trento. Un «intervento che si è reso necessario a causa delle inadeguate garanzie privacy, come ad esempio le insufficienti tecniche di anonimizzazione per ridurre il rischio di reidentificazione degli interessati». Tutti temi che il Campidoglio non potrà trascurare, quando il nuovo piano per la sicurezza sarà definito.
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