Il 24 febbraio saranno due anni dal giorno dell’invasione russa dell’Ucraina che ha scatenato una nuova guerra nel continente europeo per la quale l’Unione europea e i suoi membri hanno deciso di seguire la strategia militare della Nato, anziché la via del negoziato e della soluzione politica, scaricando tonnellate e tonnellate di bombe, proiettili, droni, missili, carri armati. Risultato: un disastro, centinaia di migliaia di morti sul campo, milioni di profughi e sfollati, un terzo dell’Ucraina distrutta, il rischio di un incidente o di un’escalation nucleare. Tutto ciò era prevedibile e da evitare. Una decisione irresponsabile, dettata da interessi di...