La natura «come soluzione» solo se non diventa greenwashing
Summit Secondo «Birdlife International», per rispettare gli impegni presi il 35-50% delle terre emerse e degli ecosistemi oceanici deve essere protetto, conservato o ripristinato
Summit Secondo «Birdlife International», per rispettare gli impegni presi il 35-50% delle terre emerse e degli ecosistemi oceanici deve essere protetto, conservato o ripristinato
«La buona notizia è che la natura – gli alberi, le zone umide, le praterie, le torbiere e gli oceani – ha la capacità di assorbire carbonio e di ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Precedenti impegni internazionali chiedono che il 35-50% delle terre emerse e degli ecosistemi oceanici sia protetto, conservato o ripristinato»: è il messaggio che porta alla Cop28 l’organizzazione Birdlife International (115 partner in molti paesi).
MA «PERCHÉ QUESTO FUNZIONI dobbiamo farlo subito. Se gli ecosistemi superano il loro punto di non ritorno funzionale, tutti i loro straordinari benefici non esisteranno più». Birdlife, che lavora per la tutela degli habitat naturali e per la biodiversità globale con un focus sull’avifauna e per un uso sostenibile delle risorse da parte delle comunità locali, annuncia alcune sue iniziative: la East-Asian Australasian Flyway Initiative l’Americas Flyway Initiative, per la protezione di ampie superfici di terre umide.
La redazione consiglia:
I sistemi agroalimentari sul banchetto degli imputatiANDRÀ A VANTAGGIO NON SOLO degli uccelli migratori ma anche delle popolazioni locali. E chiede ai decisori della Cop28 che, nella valutazione degli impegni e nel successivo piano d’azione, riconoscano appieno il ruolo della natura e della biodiversità. Al tempo stesso, «affrontare insieme la crisi della biodiversità e quella del clima non deve in nessun caso equivalere a un’operazione di grenwashing, a usare la natura come compensazione per ritardare l’eliminazione dei combustibili fossili, né deve portare a risultati non voluti, come danneggiare ecosistemi intatti per costruire parchi eolici».
OCCORRE UNA GIUSTA ED EQUA transizione verso fonti energetiche più pulite, con l’attenzione alla biodiversità, agli ecosistemi e alle comunità. Anche nella fase di approvvigionamento dei minerali necessari alla stessa transizione.
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