Al giovane attivista Tom Hayden, intelligente e generoso, hanno creduto e voluto bene in tanti, molti anni fa. Qualcuno lo ha poi considerato poco meno di un traditore, quando negli anni della crisi del Movimento, scansò la trappola dell’isolamento e della nostalgia e cercò nuove strade nelle istituzioni per il proprio agire politico. Infine, negli ultimi decenni, gli è stata riconosciuta la rispettabilità che si è meritato come uomo politico serio, riformatore e progressista. Era arrivato all’impegno da studente, documentando la protesta e la solidarietà verso le lotte dei neri del Sud per il giornale dell’università di Ann Arbor, nel...