Di ritorno da New York, sono e resto convinto che la guerra ucraina sia il sintomo di un pericolo globale che si alimenta della debolezza dei contendenti in campo: l’aggressore russo e il presunto beneficiario statunitense. Non certo l’Europa, che vede una parte del proprio territorio nuovamente ridotto a teatro di orrori e distruzioni causate da un conflitto a cui dovrebbe, e forse potrebbe, porre fine. Basta osservare la propaganda di guerra che scaturisce da Washington e da Mosca e che si diffonde in tutta Europa, fino a diventare ragione di esistenza e di resistenza a Kiev e dintorni. “Cinque...