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La Geo Barents verso il porto di Messina

La Geo Barents verso il porto di MessinaUno dei tre soccorsi della Geo Barents

Mediterraneo A bordo 186 naufraghi e 10 cadaveri. La Sea-Watch 4 salva 120 migranti

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 19 novembre 2021

AGGIORNAMENTO 19/11/2021, H 00.30: Alla Geo Barents è stato assegnato il porto di sbarco di Messina (l’articolo seguente era stato originariamente pubblicato con il titolo: Geo Barents chiede di sbarcare)

186 migranti vivi e dieci morti sono ancora a bordo della Geo Barents, che ieri pomeriggio ha reiterato la richiesta di un porto di sbarco. Fino a sera, però, dal Viminale non era arrivata nessuna risposta.

Dopo il tragico soccorso di martedì, in cui l’equipaggio di Medici senza frontiere ha salvato 99 persone ma ne ha trovate altre dieci prive di vita nella stiva del barcone, la nave umanitaria ha puntato la prua verso nord, superando Lampedusa e avvicinandosi alla Sicilia. Ieri pomeriggio ha iniziato a costeggiarla lungo il fianco orientale.

«Sulla nave ci sono molti familiari e amici delle persone che sono decedute, a cui abbiamo dovuto chiedere di identificare i corpi dei loro cari. Questi sono giorni estremamente difficili per tutte le persone a bordo. È urgente un porto sicuro di sbarco», ha dichiarato Caroline Willemen, di Msf. Tra i naufraghi anche un neonato.

La speranza è che dal ministero dell’Interno non ci sia la consueta timidezza nell’assegnare il porto. Nell’ultima missione di Ocean Viking l’autorizzazione a sbarcare è arrivata soltanto dopo nove giorni di attesa. Stavolta nella cella frigorifera della nave ci sono dieci cadaveri. La procedura dovrebbe andare più rapidamente. A 48 ore dal drammatico soccorso, però, l’Ong non ha ancora avuto risposte.

Nelle acque internazionali tra Libia e Italia è arrivata mercoledì la Sea-Watch 4. Ieri ha realizzato tre operazioni di salvataggio e messo al sicuro 120 persone. Durante una di queste la motovedetta libica 654, la Sabratha, si è pericolosamente avvicinata ai gommoni dell’Ong. Trasportava alcuni migranti intercettati. Sei di loro si sono lanciati in acqua in direzione dell’equipaggio di Sea-Watch, raggiungendolo a nuoto: adesso sono tutti al sicuro.

Una delle sei persone fuggite dalla motovedetta libica soccorsa dall’equipaggio di Sea-Watch, foto di Sea-Watch

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