La «doppia ipocrisia» europea svelata in una video-inchiesta
Armi Presentato ieri il documentario vincitore del Premio Morrione 2018 che con documenti inediti e le voci dei testimoni racconta l'intreccio internazionale di responsabilità nella guerra che sta devastando lo Yemen
Armi Presentato ieri il documentario vincitore del Premio Morrione 2018 che con documenti inediti e le voci dei testimoni racconta l'intreccio internazionale di responsabilità nella guerra che sta devastando lo Yemen
È un’ipocrisia duplice quella che avvolge la guerra in Yemen e che corre dalla Germania alla Sardegna fino al Sudafrica. A svelarla è una video-inchiesta, appena pubblicata, e presentata ieri alla Sala stampa Esteri a Roma.
In 20 minuti «Doppia ipocrisia», documentario realizzato da Madi Ferrucci, Roberto Persia e Flavia Grossi, ricostruisce l’intreccio internazionale di responsabilità nella vendita di armamenti alla petromonarchia saudita, armi poi utilizzate contro il più povero dei paesi del Golfo.
L’inchiesta mostra, attraverso documenti riservati e le voci degli operatori portuali dalla Germania alla Sardegna, i rapporti tra la casa madre tedesca di Rwm, Rheinmetall, con le filiali italiana e sudafricana al fine di eludere la legislazione nazionale. Ma soprattutto il ruolo svolto da aziende anglo-statunitensi nell’affaire Yemen.
L’inchiesta è stata presentata ieri alla presenza di Maurizio Simoncelli, confondatore di Archivio Disarmo, del giornalista Alberto Negri e di Mara Filippi Morrione, presidentessa dell’associazione «Amici di Roberto Morrione» che quest’anno ha attribuito il suo noto premio proprio alla video-inchiesta. Un’altra tessera del puzzle dell’ipocrisia europea e della violazione italiana della legge 185 del 1990.
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