Alla Sanità operava la cooperativa sociale Cartesio ambiente: Dario Falzetta e due professionisti della zona avevano contribuito un anno fa a mettere su la coop per impiegare cinque abitanti del rione nella raccolta del cartone. Il comune aveva stilato un protocollo con la parrocchia dei Miracoli, Comieco e Asia (la società che si occupa della raccolta dei rifiuti), in un gruppo di 20 persone in forte difficoltà erano stati selezionati i cinque (tra i 27 e i 50 anni) che avevano maggiore urgenza di lavorare.

Una coop che si occupa della raccolta dei vestiti usati, chiamata Ambiente solidale, li aveva supportati. In soli due mesi erano già a regime: 2,3 tonnellate di materiale recuperato al giorno, stipendio base 750euro. «Hanno fatto una compagna di sensibilizzazione a tappeto nel rione – racconta Dario -. I commercianti facevano di tutto per conservare il cartone. La benzina nei mezzi, la mettevano fuori orario di lavoro per non perdere tempo. È scattata una gara di solidarietà, tutti si sentivano coinvolti e davano una mano». Dopo un anno la convenzione è stata sospesa: le norme impongono di mettere il servizio a bando. Il comune, pena sanzioni, è stato costretto a dividere la città in due lotti, assegnati a un’Ati e a una ditta individuale.

Il progetto della coop Cartesio è risultato il migliore ma i concorrenti hanno presentato un’offerta economica al ribasso di 25euro a tonnellata. «Adesso sono disoccupati, ma la gente ci chiama ancora per lamentarsi che il servizio con i nuovi addetti non funziona», conclude Dario.