La bile di Salvini per l’operazione Mediterranea: «In Italia non ci arrivate»
Mai nominato nella conferenza stampa di ieri, non poteva mancare la consueta reazione di Matteo Salvini, raggiante, almeno in apparenza, per il decreto sicurezza. Il vicepremier non poteva che schiumare […]
Mai nominato nella conferenza stampa di ieri, non poteva mancare la consueta reazione di Matteo Salvini, raggiante, almeno in apparenza, per il decreto sicurezza. Il vicepremier non poteva che schiumare […]
Mai nominato nella conferenza stampa di ieri, non poteva mancare la consueta reazione di Matteo Salvini, raggiante, almeno in apparenza, per il decreto sicurezza. Il vicepremier non poteva che schiumare bile sulla «Mare Jonio», la nuova nave italiana gestita da ong, che opera da ieri nel Mediterraneo: «Una missione umanitaria con fenomeni che proveranno a sbarcarli in Italia…No, no, no. Fate quel che volete, prendete pedalo, moto acqua, fate il parapendio quello che volete. Io sono democratico. Andate dove volete, ma in Italia nisba».
Il vicepremier leghista Matteo Salvini, in diretta Facebook, si è rivolto alle associazioni che hanno costituito la missione «Mediterranea», che si avvale di un rimorchiatore, chiamato «Mare Jonio», battente bandiera italiana, presente da oggi nel Mediterraneo per attività di controllo e monitoraggio.
Secondo il vice premier leghista è «la notizia del giorno». Salvini definisce la nave, organizzata da una piattaforma della società civile, come «una nave dei centri sociali che vaga per il Mediterraneo». Al di là dei consueti toni del ministro dell’interno, la nave è partita ieri notte dal porto di Augusta, diretto verso le acque internazionali. Per garantire il diritto del mare: salvare vite.
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