Internazionale

Kilic è stato di nuovo arrestato. Amnesty «Parodia della giustizia»

Turchia «Una parodia». È la definizione di Amnesty della kafkiana situazione di Taner Kilic, presidente dell’associazione turca scarcerato ieri dopo otto mesi di prigione e poi, nella notte, nuovamente condotto in […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 2 febbraio 2018

«Una parodia». È la definizione di Amnesty della kafkiana situazione di Taner Kilic, presidente dell’associazione turca scarcerato ieri dopo otto mesi di prigione e poi, nella notte, nuovamente condotto in carcere per un altro mandato di arresto, come se notte tempo il tribunale di giustizia turco avesse cambiato idea.

Cose che succedono nella Turchia di Erdogan, pronto ad arrivare in Italia tra mille polemiche; Kilic era accusato di legami con il nemico numero uno del Sultano Erdogan, ovvero l’organizzazione dell’imam Fetullah Gülen che secondo le autorità turche sarebbe stata l’ispiratrice del fallito golpe del 2016. Kilic solo in un secondo tempo ha visto il proprio fascicolo accostato a quello di altri dieci imputati, accusati di associazione terroristica per un meeting organizzato da Amnesty ad Istanbul.

Kilic era stato liberato ieri dopo otto mesi di carcere. Amnesty International ha dichiarato che la decisione di arrestarlo di nuovo, poche ore dopo un provvedimento di rilascio, deve essere immediatamente annullata e Taner Kiliç deve essere rimesso in libertà. «Nelle ultime 24 ore abbiamo assistito a una parodia della giustizia di proporzioni epiche. Ottenere il rilascio solo per vedersi spietatamente chiudere in faccia la porta della libertà è devastante per Taner, la sua famiglia e per tutti quelli che in Turchia sono dalla parte della giustizia», ha detto il segretario generale di Amnesty International, Salil Shetty.

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