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Kiev «sbarca» in Crimea, ma la battaglia è mediatica

Kiev «sbarca» in Crimea, ma la battaglia è mediaticaZelensky in visita al fronte – Ap

Ucraina/Russia Versioni contrapposte sull'ennesimo tentativo di attaccare la penisola. Continua la guerra dei droni nei cieli. E scatta l'allarme Nato: munizioni in esaurimento

Pubblicato circa un anno faEdizione del 5 ottobre 2023

La Crimea resta al centro dei riflettori in Ucraina. Kiev continua con le operazioni eclatanti e ieri ha addirittura inviato una squadra di forze speciali per uno sbarco sulla penisola. La Russia nega la riuscita della missione mentre i servizi segreti militari (Gur) ucraini pubblicano un video nel quale rivendicano che «la Crimea appartiene all’Ucraina».

A una prima analisi sembra che si sia trattato di un’operazione dall’importanza più mediatica che militare. E infatti sui canali russi si ironizza: «Tredici morti per una photo opportunity (in inglese nell’originale, ndr)».

Poco prima c’erano state le dichiarazioni del ministero della Difesa di Mosca, secondo il quale «gli aerei delle forze aerospaziali russe hanno bloccato un tentativo di infiltrazione da parte di un gruppo di sbarco che si stava dirigendo in direzione di Capo Tarkhankut su un’imbarcazione militare ad alta velocità e tre moto d’acqua».

Il Gur, invece, ha affermato che uomini delle forze Stuhna e Bratstvo «sono sbarcate nella Crimea occupata e hanno inflitto una sconfitta agli invasori». Sia come sia, questa vicenda non cambierà le sorti della guerra, ma dimostra ancora una volta quanto sia importante la sfida mediatica tra i due belligeranti.

Intanto nei cieli continuano gli scontri dalla distanza. Mosca ha dichiarato di aver subito un pesante attacco con missili e droni, nel quale l’Ucraina ritiene di aver distrutto un costoso sistema antimissilistico nella regione di Belgorod (senza conferme).

Poco più a nord il governatore regionale di Bryansk ha biasimato l’Ucraina per aver colpito un villaggio con bombe a grappolo. E mentre gli Usa annunciano che potrebbero trasferire a Kiev le armi sequestrate dall’Iran, l’ammiraglio della Nato Rob Bauer dice che «il fondo del barile ora è visibile» dato che l’Alleanza starebbe esaurendo le scorte di armamenti.

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