Khaled El Qaisi. Oggi nuova udienza, domani assemblea a Roma
Israele/Territori occupati Il ricercatore italo-palestinese arrestato per motivi che restano oscuri sarà di nuovo di fronte ai giudici israeliani. Martedì notte fermato a Betlemme anche suo fratello Khader, rilasciato dopo due ore
Israele/Territori occupati Il ricercatore italo-palestinese arrestato per motivi che restano oscuri sarà di nuovo di fronte ai giudici israeliani. Martedì notte fermato a Betlemme anche suo fratello Khader, rilasciato dopo due ore
«Ci auguriamo che questa nuova udienza ci permetta di capire prima di tutto le condizioni di salute di Khaled e di conoscere le accuse che gli vengono rivolte. Più di ogni altra cosa speriamo che questa vicenda si concluda al più presto in modo che mio figlio faccia ritorno a casa, da sua moglie e dal suo bambino». Così ci diceva ieri Lucia Marchetti alla vigilia della nuova udienza fissata per oggi dai giudici israeliani per il caso del giovane ricercatore italo palestinese, Khaled El Qaisi, arrestato lo scorso 31 agosto al valico di Allenby tra Cisgiordania e Giordania per motivi che restano oscuri.
Anche questa terza udienza, sempre a porte chiuse, però potrebbe non dare le risposte che si attendono Lucia Marchetti, la moglie di Khaled, Francesca Antinucci, e i tanti amici, sostenitori, parlamentari mobilitati a Roma e in tutta Italia a sostegno della liberazione del ricercatore. Ci si attende che la corte israeliana prolunghi ancora, forse per un’altra settimana, l’arresto di Khaled detenuto nella prigione di Ashqelon. Lucia Marchetti ieri ha anche confermato la notizia girata nella notte di martedì sul fermo «per un paio d’ore» avvenuto a Betlemme da parte dell’esercito israeliano dell’altro figlio, Khader El Qaisi, 23 anni, che risiede in Cisgiordania. «Per fortuna Khader è stato rilasciato in breve tempo ma sono stati arrestati due suoi cugini che, a quanto mi risulta, vengono ancora trattenuti».
Domani all’Università La Sapienza è prevista una assemblea che farà il punto della situazione dopo l’udienza di oggi e solleciterà il governo italiano ad agire per ottenere il rilascio di Khaled. Al momento si sa che la rappresentanza diplomatica italiana a Tel Aviv sta seguendo la vicenda con attenzione mentre si attende di capire quanto siano forti le pressioni che la Farnesina starebbe esercitando su Israele.
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