Alla fine della corsa, di fronte allo stabilimento della Thames Electricals nella zona industriale di Nairobi, l’autista del taxi mi dice che non può lasciarmi lì da sola. C’è un capannello di persone intorno al cadavere di una vacca che, mi dirà il giovane artista che mi viene a prendere, Kimathi Kaaria (Kim), è appena morta fulminata. Sono a Lunga Lunga, uno degli slum più malfamati della capitale del Kenya, perché il collettivo artistico Wajukuu è stato selezionato per la 15 edizione della prestigiosa rassegna internazionale d’arte contemporanea documenta che si svolgerà a Kassel dal 18 giugno al 25 settembre...