Inesausto conversatore, pettegolo, curioso, deliziosamente mondano, Harold Bloom ha avuto in Joshua Cohen, di cinquant’anni più giovane, un uditore affascinato. A interessare lo scrittore americano, più che la memoria, sono le memorie. Finché un giorno capita che in quella voce narrante così limpida e sonora, nonostante l’età che sfiora i novanta, lo scrittore giovane riconosca il germe del proprio futuro romanzo: I Netanyahu Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile della storia di una famiglia illustre, che ha vinto il  Pulitzer 2022, esce ora da Codice (traduzione di Claudia Durastanti, pp. 272 euro 20,00). Il...