Giovani, di nazionalità francese o belga, approdati al terrorismo jihadista spesso dopo essere passati attraverso gli ambienti della piccola criminalità piuttosto che quelli delle moschee radicali, transitati, anche se talvolta solo per brevi periodi, per la Siria per completare il loro addestramento all’uso delle armi da guerra o degli esplosivi. Mentre le indagini sui sanguinosi attacchi condotti venerdi sera nel cuore di Parigi e allo Stade de France si concentrano sulla figura del ventiseienne Salah Abdeslam, ancora alla macchia dopo aver fatto perdere le proprie tracce sabato e sulla possibilità, emersa soltanto ieri, che anche un altro membro del commando...