Ita condannata: interrogazione e molti altri casi
Discriminazioni contro le Donne Fassina annuncia un'interpellanza urgente al Mef e al ministero del Lavoro. Decine di nuove segnalazioni da assistenti di volo escluse
Discriminazioni contro le Donne Fassina annuncia un'interpellanza urgente al Mef e al ministero del Lavoro. Decine di nuove segnalazioni da assistenti di volo escluse
Una interrogazione parlamentare e tante nuove cause. Il giorno dopo la notizia, pubblicata dal solo manifesto, della prima condanna contro Ita per discriminazione ai danni di due lavoratrici in gravidanza da parte del tribunale del Lavoro di Roma, il deputato Stefano Fassina ha annunciato una interrogazione urgente ai ministri dell’Economia e del Lavoro per chiedere di intervenire sul management della compagnia aerea Ita, società con capitale al 100% pubblico, detenuto dal Mef. «È sempre più grave quanto avviene in Ita – commenta Fassina – . Il comportamento sistematicamente discriminatorio nei confronti di lavoratrici e lavoratori ora ha anche una sentenza a sanzionarlo. È soltanto la prima; altre sono in arrivo. La discriminazione di donne in gravidanza è, purtroppo, una delle discriminazioni che ex dipendenti Alitalia ci raccontano. Abbiamo segnalazioni di discriminazioni dovute alla legge 104. Ma sono solo esempi dell’impostazione delle relazioni sindacali all’insegna di violazioni di normative a protezione dei diritti dei lavoratori, come per l’articolo 2112 del codice civile sul trasferimento del ramo d’azienda. Lo Stato italiano è azionista al 100% di Ita. Il presidente con deleghe operative Altavilla non ha vinto un concorso, è stato scelto dalla presidenza del Consiglio. Ma il governo continua a girarsi dall’altra parte e a dare copertura politica a quanto avviene. Lunedì deposito, insieme ad altre colleghe e colleghi, un’interrogazione urgente. È triste dover constatare per l’ennesima volta che all’inadeguatezza della politica deve supplire la magistratura», conclude Fassina.
Tornando al lato giudiziario, ieri le avvocate Francesca Verdura e Tiziana Laratta e l’avvocato Sergio Romanotto dello studio Vlr di Milano sono stati subissati dalle chiamate: «Molte lavoratrici di Alitalia ci hanno contattato e stiamo valutando di fare altri ricorsi, oltre a quelli già depositati. In più attendiamo sviluppi rispetto alla situazione delle due lavoratrici per ora non riassunte da Ita: la sentenza chiede all’azienda di porre fine alla discriminazione».
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