Un’altra ordinaria giornata di dialogo e bombe. Il nuovo round di colloqui tra russi e ucraini ospitato ieri a Istanbul è stato «costruttivo» per Mosca e anche più per la Turchia, che ormai ci si gioca la faccia e un pezzo di Pil. Poi, che sia stato per «incrementare la fiducia» al tavolo del negoziato, come diceva l’annuncio del ministero della Difesa russo mentre il confronto aveva inizio, o per le evidenti difficoltà a sfondare militarmente che impongono al Cremlino un cambio di strategia, lo stop delle operazioni militari intorno a Kiev e all’altra città settentrionale sotto assedio dall’inizio dell’invasione,...