Alcune settimane fa i 172 abitanti, tra cui 78 bambini, del villaggio di Ein Samiya (Ramallah), erano stati costretti da intimidazioni e violenze dei coloni israeliani ad abbandonare le loro case. Due giorni fa anche le autorità militari, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, sono entrate in azione per demolire la scuola di Ein Samiya, la terza dall’inizio dell’anno nella Cisgiordania occupata. Un atto che è stato condannato da Unicef Palestina. A rischio immediato è ora la scuola di Khashm al-Karm (Hebron). Se non saranno annullati, gli ordini di demolizione toglieranno a 6.550 studenti palestinesi il diritto all’istruzione. Sono 57 le scuole che rischiano di essere ridotte in un cumulo di macerie perché «abusive» secondo l’esercito israeliano. Tra queste la Scuola di gomme di Khan al Ahmar, tra Gerusalemme e Gerico, costruita con la collaborazione della ong italiana Vento di Terra.