Il Sei Nazioni di rugby 2023 è giunto al suo ultimo atto. Domani sapremo se l’Irlanda sarà campione, cosa assai probabile, e se avrà anche conquistato il quarto Grande Slam della sua storia, o se invece la Francia avrà compiuto l’impresa di un sorpasso sul filo di lana. Quest’ultima ipotesi è la meno probabile. Si gioca tutto in un pomeriggio, con tre match in sequenza: Scozia-Italia, Francia-Galles, Irlanda-Inghilterra. La classifica vede al momento gli irlandesi soli al comando, con quattro punti di vantaggio sui coqs. Quattro punti sono l’equivalente di una vittoria senza il bonus di un quinto punto che spetta a chi mette a segno almeno quattro mete. Poi c’è la differenza tra punti segnati e subiti: l’Irlanda ha un quoziente di + 66, la Francia + 46. Perché vi sia un sorpasso è dunque necessaria una concatenazione di eventi: l’Irlanda deve perdere e la Francia deve vincere segnando almeno quattro mete e con uno scarto tale da colmare quella differenza di venti punti. Difficile ma non impossibile. La classifica vede al momento gli irlandesi soli al comando, con quattro punti di vantaggio sulla Francia. Quattro punti sono l’equivalente di una vittoria senza il bonus di un quinto punto che spetta a chi mette a segno almeno quattro mete.

LO SCORSO WEEKEND è tuttavia accaduto qualcosa di rilevante. La Francia ha travolto l’Inghilterra a Twickenham seppellendola sotto un passivo che non ha precedenti nella lunga storia de Le Crunch  – 53 a 10, sette mete a una – e mostrando il più bel gioco di questa edizione del torneo. Una Francia che ha impressionato per tutti e ottanta i minuti del match, a tal punto dominante da far dubitare che di fronte vi fosse l’Inghilterra. Poche ore dopo al Murrayfield di Edimburgo gli irlandesi faticavano oltre il dovuto per avere la meglio della Scozia. La prestazione francese ha suscitato entusiasmo, quella irlandese ha destato il sospetto che il power rugby degli uomini in verde sia logorante non solo per chi lo subisce. Il match di Parigi ha un solo favorito: i padroni di casa. Il Galles che sabato scorso ha conquistato il suo unico successo battendo l’Italia all’Olimpico resta una squadra dai molti, troppi punti deboli e non è in grado di impensierire i francesi. L’Irlanda trova invece un’Inghilterra ferita nell’orgoglio che ha bisogno di fare il risultato per non chiudere il torneo in maniera fallimentare a sei mesi dalla coppa del mondo. Sarà un match difficile, complicato. I verdi recuperano Jamison Gibson-Park nel ruolo di mediano di mischia ma perdono Iain Henderson e Gary Ringrose, due pedine fondamentali, e saranno sostituiti da Ryan Baird e Robbie Henshaw; sull’altro fronte Steve Borthwick torna ad affidarsi a Owen Farrell in cabina di regia. Sarà un match di battaglia, con i pacchetti di mischia a occupare la scena.

L’ITALIA chiude contro la Scozia a Murrayfield. Gli azzurri sono ultimi con un solo punto in classifica ma non ancora certi di chiudere il torneo con l’ennesimo cucchiaio di legno. C’è ancora una chance: una vittoria cambierebbe il segno di un Sei Nazioni fin qui deludente sul piano dei risultati. Kieran Crowley, non soddisfatto della prestazione di sabato scorso (finora la peggiore), ha deciso di cambiare quattro giocatori. Dentro dal primo minuto Alessandro Fusco che affiancherà Garbisi in cabina di regia, Marco Riccioni rileva Ferrari in prima linea mentre in seconda Edoardo Iachizzi prede il posto di Niccolò Cannone. Infine un esordio, quello di Simone Gesi, classe 2001, all’ala al posto di Edoardo Padovani. Anche la Scozia avrà alcune assenze peso: non c’è Stuart Hogg, leader e capitano della squadra, mancherà l’inventiva di Finn Russell all’apertura, non ci sarà il gigantesco Richie Gray. E tuttavia la linea dei trequarti scozzese resta un reparto temibile, con una formidabile coppia di centri (Jones e Tuipulotu) e due ali, Steyn e Van de Merwe, che possono fare danni irreparabili.

Scozia: Smith; Steyn, Jones, Tuipulotu, Van de Merwe; Kinghorn, White; Dempsey, Watson, Ritchie; J. Gray, Skinner; Fagerson, Turner,  Schoeman.

Italia: Allan; Bruno, Brex, Menoncello, Gesi; Garbisi, Fusco; L. Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, Iachizzi; Riccioni, Nicotera, Fischetti.

TV: Sky Sport 1 e Tv8, 13:30.