Interrotto il video delle Pussy Riot: «Propaganda Lgbt»
Russia La polizia di San Pietroburgo ha staccato l'alimentazione mentre erano in corso le riprese
Russia La polizia di San Pietroburgo ha staccato l'alimentazione mentre erano in corso le riprese
Il nuovo clip musicale del gruppo russo femminista Pussy Riot, già noto per le sue provocazioni anticlericali e anti-Putin, per ora non uscirà. La produzione del filmato è stata ieri interrotta dalla polizia di San Pietroburgo che ha imposto l’interruzione dell’alimentazione elettrica nello studio della Lenifilm dove erano in corso le riprese. Secondo la polizia i contenuti della canzone delle Pussy Riot Besit/Rage violerebbero le leggi sul divieto della propaganda Lgbti nel paese in qualsiasi forma. La polizia ha accusato anche le attiviste di «estremismo» e di voler «realizzare un video illegale».
Le riprese coinvolgevano come comparse «150 attivisti, per lo più donne o queer» hanno ricordato le Pussy Riot. La legge sulla «propaganda gay» è stata approvata dalla Duma nel 2013 ed è ancora in vigore nonostante sia stata dichiarata illegale dalla Corte europea dei diritti umani nel 2017.
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