“Insolita donazione”: per la destra Usa valanga di dollari (esentasse)
Stati Uniti Barre Said, magnate dell'elettronica, batte tutti i record: 1,6 miliardi di dollari a Leonard Leo, repubblicano longa manus della maggioranza conservatrice alla Corte suprema
Stati Uniti Barre Said, magnate dell'elettronica, batte tutti i record: 1,6 miliardi di dollari a Leonard Leo, repubblicano longa manus della maggioranza conservatrice alla Corte suprema
Il titolo del New York Times non ha nulla di clamoroso: “Un’insolita donazione da 1,6 miliardi di dollari sostiene i conservatori”. Che sarebbe un po’ come descrivere la biblica Strage degli innocenti col titolo: “Insolita morte dei primogeniti in Israele. Le autorità sanitarie perplesse”.
Partiamo dal fatto che si tratta di 1,6 miliardi di dollari sono circa 1,7 miliardi di euro, cioè l’equivalente dello stipendio lordo mensile di un milione di lavoratori, tutti riversati nel processo politico in corso (oggi e negli anni futuri). O, se preferite, il corrispettivo di 83.333 anni di lavoro di un insegnante italiano.
Il generoso donatore si chiama Barre Seid, un magnate dell’elettronica e la donazione è la più grande mai fatta a un’organizzazione non profit a scopo politico.
Il fortunato beneficiario è un gruppo politico fondato da Leonard Leo, un repubblicano che in passato ha usato i suoi legami con i finanziatori per costruire l’attuale maggioranza conservatrice della Corte Suprema, oltre che per finanziare battaglie contro l’aborto e contro ogni politica per fronteggiare il cambiamento climatico.
Seid ha regalato il 100% delle azioni della sua azienda Tripp Lite al gruppo non profit Marble Freedom Trust, che ha poi ricevuto tutti i proventi della vendita della ditta a una holding irlandese. In questo modo Seid ha evitato di pagare tasse sui profitti.
Da parte sua, l’organizzazione di Leonard Leo è esentasse e potrà finanziare candidati e campagne elettorali a suo piacimento, senza rivelare il suo ruolo.
Negli Stati Uniti, i candidati meglio finanziati vincono le elezioni nel 90% dei casi, in particolare nelle circoscrizioni incerte, quelle dove poche centinaia di voti fanno la differenza.
I repubblicani, che rischiavano di mancare l’obiettivo della riconquista del Congresso nelle prossime elezioni di novembre, possono invece sperare di riuscirci grazie a questa (e altre) valanghe di dollari in arrivo.
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