Per anni abbiamo inseguito il sogno di un’inflazione «inferiore ma vicina al 2%», ma, nonostante il fiume di denaro immesso nel sistema dalla Bce dal 2015 in poi (1200 miliardi solo all’Italia), il miracolo non c’è stato. Sarebbe stata un’inflazione «al punto giusto». Un’inflazione che non avrebbe sconvolto gli equilibri «naturali» del mercato. Peccato però che quasi mai l’offerta – in questo caso di denaro – determina la sua domanda. «Si può portare il cavallo alla fontana, ma non lo si può convincere a bere», avrebbe ammonito Lord Keynes. E così è stato. Finché non è arrivata la pandemia. E...