Immaginare l’invisibile, ciò che ora non si dà ma che in un futuro prossimo o lontano sicuramente apparirà. Se a esprimere queste parole di speranza fosse un uomo di chiesa, saremmo immediatamente indotti a pensare a qualcosa di ultraterreno, alla promessa di un aldilà, di una dimensione soprasensibile. Cose che a noi umani radicati al suolo e oppressi da un’insormontabile finitezza, non appartengono in alcun modo se non attraverso un atto di fede. In effetti, quell’uomo che invita a immaginare l’invisibile è addirittura il rappresentante massimo della chiesa cattolica. Tuttavia, non allude a un paradiso, pensa proprio al nostro mondo,...