In Progress, a Venezia una scrittura giovane che non ha ancora incontrato l’immagine
Michelangelo Frammartino – foto di Natalino Russo
Visioni

In Progress, a Venezia una scrittura giovane che non ha ancora incontrato l’immagine

Venezia 79 Per la prima volta al Lido il progetto produttivo di Milano Film Network. Un'idea di cinema da sviluppare per tredici partecipanti, guidati dai mentori Leonardo Di Costanzo, Michelangelo Frammartino e Carlo Hintermann
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 31 agosto 2022

Tra i tanti debutti di quest’anno a Venezia ci sarà quello di In Progress, il progetto produttivo di Milano Film Network incentrato sul sostegno ai giovani registi. Non un’esperienza nuova in sé, considerato che esiste in questa forma dal 2014 e che riposa, ancora prima, sull’attività di produzione di Filmmaker festival. «Negli anni ’90 il grande ostacolo era procurarsi la pellicola e le conoscenze per utilizzarla, ora queste difficoltà tecniche non ci sono più ma ci sono molti altri aspetti su cui aiutare chi ha ancora soltanto un’idea del film che vuole realizzare» spiega Luca Mosso, direttore di Filmmaker e uno dei tutor di In Progress.
Per la prima volta il progetto sarà quindi a Venezia, nello specifico il 5 e 6 settembre in Sala Laguna, in collaborazione con le Giornate degli Autori e L’isola di Edipo. Qui verranno presentati i lavori selezionati per l’edizione del 2022, 13 «idee di film» che nel corso dell’anno sono cresciute e si sono strutturate.

IL PRIMO «livello» del laboratorio è quello dei «mentori», tre registi e figure di rilievo nel mondo del cinema che rimangono stabili nelle diverse edizioni: Leonardo Di Costanzo, Michelangelo Frammartino e Carlo Hintermann. «Li abbiamo scelti non solo per i loro lavori, ma anche per l’attitudine pedagogica» spiega Mosso. Sono loro infatti a confrontarsi con i giovani partecipanti al progetto per dare delle indicazioni sulla direzione che l’idea filmica può prendere, fermo restando che In Progress non ha alcun vincolo di «genere» – finzione, documentario, cinema sperimentale, tutto è ammesso.
Il punto è individuare le potenzialità di quello che si cela in una scrittura che non si è ancora confrontata con l’immagine, perché «i giovani autori tendono a nascondere quello a cui tengono di più, siamo abituati a questi depistaggi» racconta Mosso.
Raccolte le indicazioni dei mentori, inizia il lavoro dei tutor – quest’anno, oltre a Mosso, Alice Arecco, Gaia Formenti, Raffaella Milazzo, Giulio Sangiorgio – figure professionali che coprono diversi campi, dalla critica alla programmazione, dalla sceneggiatura alla produzione. Con i loro sguardi differenti conducono i registi a sviluppare un dossier da presentare a possibili produttori e fondazioni. Si sviluppa quindi un’attenzione più specifica sul processo di scrittura, una capacità fondamentale anche per filmare nonostante venga spesso trascurata.

QUESTO è il percorso che hanno seguito i registi selezionati, e che avranno modo a Venezia di presentare la loro idea. Sicuramente una bella vetrina per il cinema italiano, con la speranza che in Sala Laguna i progetti incontreranno qualcuno che potrà trasformare il sogno in realtà.
È lo stesso In Progress, comunque, a offrire diverse opportunità. Una giuria composta dai tre mentori e da Vanja Kaludjercic (Direttrice Artistica del Festival di Rotterdam), Giovanni Pompili (produttore), Luciano Rigolini (già produttore responsabile documentario di creazione a ARTE France) e Nadia Trevisan (produttrice) il 6 settembre assegnerà due borse di sviluppo, da 4mila e 5mila euro, un’altra verrà offerta per materiali tecnici, a cui si aggiungeranno una residenza e una consulenza da parte di un avvocato su come stilare un contratto per i diritti d’autore.
Piccoli tasselli che permettono però di entrare nelle logiche non sempre intuitive di un mondo complesso come quello della produzione cinematografica. E per Venezia, accanto ai titoli di richiamo e alle star, un’iniziativa che metta al centro il processo creativo e i passi necessari affinché un lavoro germogli allo sviluppo di un lavoro, è sicuramente un valore aggiunto.

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