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In piazza per i diritti delle giovani persone trans

In piazza per i diritti delle giovani persone transBandiera dei diritti lgbtq – Getty Images

Sabato 1 aprile a Roma Un corteo promosso dall'associazione Gender X e al quale hanno aderito tantissimi collettivi e associazioni. Formazione, supporto psicologico e carriera alias nelle scuole tra le richieste

Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 marzo 2023

Al centro ci sono le nuove generazioni. I loro bisogni, i loro cambiamenti e un modo nuovo di stare al mondo che pretende ascolto. Il 1 aprile per la prima volta a Roma si scende in piazza per i diritti delle giovani persone transgender.

«Protect Trans Youth» è il titolo dell’iniziativa promossa dall’associazione Gender X per rivendicare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per le persone trans.

Il lancio c’è stato ieri, giovedì 23 marzo, durante una conferenza stampa presso il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, un luogo storico delle battaglie per i diritti lgbtq.

«Sono tante le giovani persone trans che cominciano molto presto a subire violenza ed emarginazione, dai pari come dagli adulti di riferimento» spiega Gioele Lavalle, fondatore e coordinatore di GenderX, associazione nata nel 2018 per promuover i diritti lgbtq+, con una specifica attenzione a bambini e adolescenti.

Il percorso che porta a garantire alle persone trans e non binarie uno sviluppo psicofisico sereno, in Italia è ancora molto lungo. Carriera alias in tutte le scuole, formazione del personale scolastico, supporto alla genitorialità per le famiglie di giovani trans, sono solo alcuni dei passi che, secondo gli organizzatori, è necessario intraprendere fin da subito.

Queste rivendicazioni, insieme alle voci e alle testimonianze dei giovani e delle giovani transgender, saranno al centro del corteo che partirà alle 14 dal quartiere Esquilino per arrivare a Piazza Venezia.

La data del 1 aprile segue un’altra ricorrenza importante, il 31 marzo, la giornata internazionale della visibilità per le istanze transgender (TDVO, Transgender Day Of Visibility) che vedrà iniziative e manifestazioni in tutto il mondo. A Roma è prevista una giornata di dibattiti e performance, in preparazione della manifestazione del 1°, nello spazio autogestito Esc Atelier, nel quartiere San Lorenzo.

Al percorso hanno aderito molte associazioni e collettivi tra cui GenderLens, Libellula, Tdov, Lucha y Siesta, Agedo, Mit, Cgil Roma e Lazio, e Differenza Donna.

«Abbiamo avviato un percorso per mettere al centro i volti e le storie dei bambini e dei ragazzi trans, troppo spesso invisibilizzati e silenziati. La manifestazione del 1° aprile è un altro passo in questa direzione, con cui vogliamo invitare le istituzioni a fare la propria parte. È nostra responsabilità farci carico in prima persona della cura nei confronti delle generazioni più giovani» afferma Gioele Lavalle di Gender X.

 

Adesioni: Genderlens, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Libellula, Le Tre Ghinee, Tdov, Arcobaleno dei diritti (Latina) , Cgil Roma e Lazio, Famiglie Arcobaleno, Di Gay Project , Gay Center, Arcigay Roma, Differenza Lesbica, Azione Trans, MIT Movimento Identità Trans Bologna, Atn Napoli, Associazione Sunderam Torino, Ala Milano Onlus, Agedo Roma, Gaynet Roma, Polis Aperta, Agapanto, Libera Rugby Club, Collettivo Prisma, Lucha Y Siesta, Be Free, Ora d’aria, Collettivo Cattive Ragazze, Romà Onlus, Romni Aps, Associazione Rowni Roma Women Network Italy Aps, Orchidea Latina.

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