«Censura, mobilitazione, destituzione»: queste le parole d’ordine che La France Insoumise ha lanciato per chiamare a una grande giornata di mobilitazione il 7 settembre. Il trittico ha il pregio di rappresentare efficacemente la strategia che gli insoumis hanno adottato al fine di non far passare il «colpo di mano» di Macron, che ha rifiutato di nominare la candidata premier del Nuovo Fronte Popolare, Lucie Castets, al posto di prima ministra. SE LA CENSURA, cioè la sfiducia a un qualunque governo che non sia quello del Nfp, era già stata dichiarata nei giorni precedenti, la mobilitazioneè il frutto di una decisione...