In Guinea-Bissau il golpe stavolta fallisce
Escalation di colpi di stato in Africa occidentale Ore di terrore e scontri armati nell'ex colonia portoghese, Per il presidente Embalo, liberato insieme ai membri del governo dalle forze di sicurezza, è la reazione al suo impegno nella lotta contro il narcotraffico e la corruzione. Mistero sugli autori
Escalation di colpi di stato in Africa occidentale Ore di terrore e scontri armati nell'ex colonia portoghese, Per il presidente Embalo, liberato insieme ai membri del governo dalle forze di sicurezza, è la reazione al suo impegno nella lotta contro il narcotraffico e la corruzione. Mistero sugli autori
«La situazione è ormai sotto controllo, ringrazio il nostro popolo che si è preoccupato per le sorti del paese (…) viva la Repubblica della Guinea-Bissau». Così ha riferito davanti alla stampa, nella tarda serata di martedì, il presidente della repubblica del paese africano, Umaro Sissoco Embalo, ringraziando le forze di sicurezza per aver impedito un colpo di stato che costituisce un «attacco alla democrazia».
La situazione nella capitale, Bissau, è stata molto confusa per tutta la giornata di martedì quando sono state segnalate nel centro e in varie parti della città sparatorie ed esplosioni che hanno colpito anche alcuni palazzi governativi e scatenato il panico tra la popolazione.
«Un tentativo di colpo di stato», secondo la Comunità economica dell’Africa Occidentale (Cedeao), che si aggiunge alla sequela di golpe che negli ultimi 18 mesi ha investito Guinea-Conakry, Mali, Sudan, Burkina Faso e Ciad. Un tentativo in questo caso fallito nel giro di poche ore, quando le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nel palazzo del governo, liberando il presidente Embalo insieme a tutti gli altri membri del governo e al comandante delle Forze armate.
È stato «un atto preparato e organizzato», ha dichiarato il presidente, collegando il tentato di golpe alle sue recenti decisioni sulla lotta a «narcotraffico e corruzione», senza indicare gli autori o il numero delle vittime.
Ex colonia portoghese diventata indipendente nel 1974 dopo una lunga guerra di liberazione guidata dal Partito africano per l’Indipendenza di Guinea-Bissau e Capoverde (Paigc), la Guinea-Bissau, paese con meno di 2 milioni di abitanti, ha vissuto 16 colpi di stato tentati, 4 riusciti (l’ultimo nel 2012) e un valzer di governi. Nel 2019 le ultime presidenziali sono sfociate nell’investitura di due capi di stato rivali: l’ex primo ministro Domingos Simoes Pereira, candidato del Paigc, che ha contestato la vittoria attribuita dalla commissione elettorale (Cne) al suo avversario, Umaro Sissoco Embalo. Solo nell’aprile 2020, dopo quattro mesi di blocco, la Cedeao ha riconosciuto ufficialmente Embalo.
La Guinea-Bissau è classificata al 175° posto su 189 paesi nell’indice di sviluppo secondo i dati dell’ultimo report Onum del 2020, con il 70% della popolazione sotto la soglia di povertà e un’economia fondata principalmente sugli anacardi – prezzi dimezzati con la pandemia – e sul narcotraffico lungo la rotta tra l’America Latina e l’Europa, principale rendita per il paese.
Errata Corrige
Ore di terrore e scontri armati nell’ex colonia portoghese, Per il presidente Embalo, liberato insieme ai membri del governo dalle forze di sicurezza, è la reazione al suo impegno nella lotta contro il narcotraffico e la corruzione. Mistero sugli autori. Escalation di colpi di stato in Africa occidentale
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