Da sei giorni risulta in pre-vendita in tutto il territorio nazionale, anche se gli utenti dovranno aspettare fino al 1 maggio per poterlo utilizzare effettivamente. In ogni caso il “49 euro ticket” per il trasporto pubblico approvato da entrambi i rami del Parlamento lo scorso dicembre è già la realtà che ha sdoganato il prezzo politico della mobilità di massa.

Mostrando i vantaggi a cascata della storica misura a partire dalla cosiddetta social-card in tasca a milioni di cittadini più o meno indigenti: d’ora in poi anche il loro sconto dovrà essere ricalcolato alla luce del “49 euro ticket”. Significa, per esempio in Nordreno-Vestfalia, che la tariffa agevolata passerà da 41 a 36 euro mensili, ma anche che gli studenti pagheranno molto meno la loro tessera speciale.

Sono i piccoli corollari di una grande rivoluzione anzitutto politica, finanziariamente coperta dal Bundestag e dal Bundesrat che hanno prontamente inserito il provvedimento nel terzo pacchetto di misure anti-crisi annunciato a fine 2022. Il corrispondente disegno di legge è stato poi approvato dai deputati lo scorso 16 marzo e subito dopo ratificato dal Senato dei Land.

Nulla osta più, dunque, al cambio di passo nella mobilità pubblica che ora sarà socialmente accessibile e «con il costo condiviso equamente tra i diversi Land» come ricorda il primo ministro della Bassa Sassonia, Stephan Weil, della Spd. Vale per le spese direttamente connesse con il “49 euro ticket” quanto per i non pochi oneri aggiuntivi (ovvero buchi di bilancio) che le aziende di trasporto sosterranno dal 1 maggio fino alla fine dell’anno.

A risparmiare saranno soprattutto i pendolari (a Berlino il nuovo biglietto risulta più economico del 50% rispetto al vecchio abbonamento) ma ne beneficerà ampiamente anche l’Ambiente considerata la prevista riduzione del traffico sull’onda degli effetti già registrati con l’esperimento del “9 euro ticket” la scorsa estate. Allora a rilevare il calo di auto fu l’autorevole colosso dei sistemi di navigazione Tom-Tom.

Ma il “49 euro-ticket” servirà non di meno ad attirare decine di migliaia di turisti, trasformando la Germania in una meta clamorosamente low-cost; una sfida diretta ai Paesi concorrenti nel settore, compresa l’Italia, proprio a ridosso dell’inzio della stagione estiva.

Mentre il biglietto è già assurto a simbolo nazionale, in particolare il suo originale logo. Nella schermata (per ora solo digitale) dell’apposito sito web compare la sagoma della Bundesrepunlik divisa in nove barre orizzontali dipinte del tricolore nazionale nero-rosso-oro.

Spicca il marchio “Deutschland-ticket” insieme allo spazio per le varianti locali che ogni azienda dei trasporti deciderà di aggiungere. Per pubblicizzare il design dell’abbonamento il governo aveva addirittura convocato un’apposita conferenza stampa a dicembre 2022. Anche così a Berlino si promuove la nuova eccellenza del made in Germany.