La Garante regionale dei detenuti sardi, Irene Testa, non riesce quasi a parlare al telefono. È appena arrivata davanti al carcere di Uta per accogliere a braccia aperte Beniamino Zuncheddu, ma la folla di cittadini che si è radunata davanti al portone della Casa circondariale di Cagliari, non appena diffusa la notizia, la risucchia nell’abbraccio corale tributato al detenuto innocente, finalmente libero dopo quasi 33 anni di ingiusta carcerazione. Dopo tanti sit-in e manifestazioni, promosse anche dal Partito radicale, a mobilitarsi, ieri pomeriggio, è stata l’intera comunità di Burcei, paese d’origine di Zuncheddu, a partire dal sindaco Simone Monni. Bisogna...