Due sono, secondo gli istituti di ricerca specializzati in diagrammi e modelli matematici applicati ai flussi elettorali, i fenomeni che escono dalle urne dei ballottaggi nei 76 comuni tornati al voto per il secondo turno domenica scorsa: la sonora sconfitta del centrosinistra (passa da 43 a 27 comuni su 76), con il corollario della sparizione delle Regioni «rosse» -in Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche si sono più che dimezzati i comuni in mano al centrosinistra – e la trasformazione del M5S da formazione politica «né di destra né di sinistra» a «asso pigliatutto», nel senso di determinante anche dove...