108 arresti all’Emerson college di Boston, cariche di cavalleria e 34 arresti all’università del Texas di Austin, arresti alla Emory in Georgia, occupazione dell’università di Humboldt nel nord della California, dove è occupata anche Berkeley, storico epicentro di proteste pacifiste dagli anni ’60. Il movimento studentesco contro la strage di Gaza non si ferma, si allarga e rende ineluttabile la questione morale sull’annientamento palestinese nella superpotenza che l’eccidio lo copre e lo finanzia. Le università mantengono il pugno duro con sospensioni, espulsioni e licenziamenti anche di docenti solidali. Gli amministratori si trincerano perlopiù dietro giustificazioni securitarie e legaliste, gli accampamenti...