«Ha detto che non vuole chiamarlo terrorismo islamico radicale perché i terroristi sono ‘anti-islamici’». Così un partecipante al primo meeting dello staff del nuovo Consiglio della Sicurezza Nazionale ha riportato alla stampa le parole del generale McMaster, sostituto di Michael Flynn travolto dal dossier russo. Parole pesanti, quelle del neo consigliere alla Sicurezza Nazionale, perché ribaltano la narrativa islamofoba trumpiana: l’espressione «terrorismo islamico» – ha detto McMaster, un passato nell’esercito sul fronte mediorientale, in particolare iracheno – punisce «un’intera religione», dunque va stracciata. Chi compie atti terroristici in nome dell’Islam sta traviando la propria religione. Una posizione opposta a quella...