Il Tar della Sardegna ha confermato il blocco dei nuovi reparti costruiti nel 2020 dalla Rwm Italia per raddoppiare lo stabilimento che la controllata del gruppo tedesco Rheinmetall gestisce a Domusnovas, Sardegna sud occidentale.

GIÀ NEL NOVEMBRE DEL 2021 un “no” all’apertura degli impianti era arrivato da una sentenza del Consiglio di stato, che accogliendo il ricorso presentato da diverse associazioni ambientaliste e pacifiste sarde aveva stabilito che l’ampliamento della fabbrica d’armi era illegittimo perché nella procedura di autorizzazione seguita dagli uffici tecnici del comune di Iglesias non era stata prevista la valutazione di impatto ambientale (Via) che la legge, dato che nel sito di Domusnovas si producono esplosivi, indica come obbligatoria per motivi di sicurezza.

CONTRO LA SENTENZA del Consiglio di stato i manager Rwm Italia si sono appellati al Tar, dal quale però hanno ricevuto una nuova bocciatura. In una sentenza dell’altro ieri il tribunale amministrativo della Sardegna ha confermato che senza valutazione di impatto ambientale i nuovi reparti non possono essere aperti. Nelle motivazioni rivolte ai magistrati i manager di Rwm Italia avevano così giustificato la necessità e la fretta di raddoppiare gli impianti: «Per far fronte ai fabbisogni operativi delle varie forze armate nazionali ed estere, abbiamo avuto la necessità urgente di realizzare due nuovi reparti: uno per la miscelazione di esplosivi e per il caricamento di testate e un altro per attività di assemblaggio e di finitura di materiali esplodenti». L’argomento, insomma, è semplice: di fronte alle urgenze dei clienti, impegnati magari su fronti di guerra, non la si può fare troppo lunga con questioni di correttezza amministrativa. Richiamando l’obbligo di legge di una valutazione di impatto ambientale, nella sentenza il Tar ha replicato: «Il danno lamentato da Rwm Italia è di natura strettamente economica e non può assumere carattere recessivo rispetto agli interessi pubblici sottesi alla vicenda in esame».

Messaggio chiaro: l’urgenza di produrre armi è interesse privato di Rwm Italia; interesse pubblico, garantito dalla legge, è invece l’obbligo di fare una valutazione di impatto ambientale prima di autorizzare reparti dove si producono bombe ed esplosivi. Rwm Italia ha anche cercato di ottenere una Via ex post, in pratica un’autorizzazione a lavori già belli che conclusi. Ma la Regione Sardegna, alla quale l’istanza era stata inoltrata, ha risposto con un rifiuto senza appello.

PER RWM ITALIA, INOLTRE, il fronte giudiziario non è solamente amministrativo. C’è anche un versante penale. Per l’ampliamento della fabbrica di Domusnovas, dopo un’inchiesta avviata due anni fa, la procura della Repubblica di Cagliari ha rinviato a giudizio per abuso edilizio sia i vertici di Rwm Italia sia alcuni funzionari del comune di Iglesias che all’azienda del gruppo Rheimetall avevano concesso le autorizzazioni. Il processo, cominciato lunedì scorso, al momento è arrivato alla terza udienza.