«Credo che quello che abbiamo visto sia stato un gesto inaccettabile. Credo anche che le scuse fornite dal signor Rubiales non siano sufficienti, credo addirittura che non siano adeguate e che, quindi, si debbano adottare dei provvedimenti». Il premier socialista ad interim Pedro Sánchez ha criticato duramente il bacio del dirigente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, alla giocatrice con la maglia numero 11, Jennifer Hermoso, durante la cerimonia di premiazione della nazionale femminile di calcio spagnola che aveva appena battuto l’Inghilterra nello stadio di Sydney. Sul momento il dirigente e la Real Federación Española de Fútbol hanno provato, molto maldestramente, a spegnere la polemica che però si è subito trasformata in una tempesta politica.

Per Rubiales si sarebbe trattato solo di «un gesto tra due amici che festeggiavano». Il presidente della Federcalcio, fanno notare in molti, si è però ben guardato dal baciare i giocatori della selezione maschile quando il 18 giugno hanno sconfitto la Croazia nella finale di Nations League. Oltretutto, Rubiales e Hermoso non sono “amici”, e neanche colleghi: il primo è al vertice della gerarchia del calcio spagnolo, la seconda è una sua sottoposta.

Mentre Vox tace, addirittura la segretaria generale del Partito Popolare, Cuca Gamarra, ha parlato in una dichiarazione di una «condotta vergognosa» del dirigente che ha «indignato» il paese; però poi l’esponente della destra ha chiesto di rimandare eventuali provvedimenti nei confronti di Rubiales per non «macchiare» la vittoria delle “rosse”.

Dopo la ministra per l’Uguaglianza del governo uscente Irene Montero (Podemos), che ha definito il bacio senza consenso una forma di violenza sessuale, anche la vicepremier e leader di Sumar (la coalizione che riunisce le sinistre) Yolanda Díaz ha chiesto le dimissioni di Rubiales e ne ha approfittato per ricordare le discriminazioni salariali che le giocatrici subiscono rispetto ai colleghi maschi. Pur condannando l’accaduto, invece, il ministro dello Sport, il socialista Miquel Iceta, non ha invocato le dimissioni.

Nel video registrato a Doha durante uno scalo, in effetti, Rubiales si scusa non per il bacio imposto alla giocatrice, ma per il gesto «inopportuno» per il capo di un’istituzione e per il fatto che una parte del pubblico possa essersi sentita ferita.
Secondo il quotidiano sportivo Relevo inoltre, Rubiales, insieme all’allenatore Jorge Vilda, ha addirittura chiesto a Hermoso di affiancarlo nel video delle scuse e di firmare con lui una dichiarazione congiunta che lo scagionasse. La giocatrice però ha rifiutato, circostanza ammessa dalla stessa Federcalcio.

Intanto numerosi giuristi e Victoria Rosell, delegata del governo contro la violenza di genere, sostengono che l’abuso costituisce «un’aggressione sessuale per mancanza di consenso» e per la posizione di subordinazione della vittima, articolo 178 del Codice Penale alla mano.
In attesa di capire se Rubiales verrà quantomeno destituito – misura chiesta anche dal Sindacato dei Calciatori – sui social rimbalzano le immagini del dirigente che, a fine partita, festeggia toccandosi i genitali.