Una legge per domarli, una legge per gestirli, una legge per guidarli, e in Cina vincolarli. Pechino continua la campagna di normativizzazione dell’industria digitale e dopo la legge sulla sicurezza dati (Dsl) e la normativa sulla protezione della privacy (Pipl) allunga le mani sul cuore pulsante del capitalismo da piattaforma: l’algoritmo di raccomandazione. Con una nuova bozza presentata a fine agosto (e soggetta a revisione fino al 26 settembre), la Cybersecurity Administration of China (Cac), propone di limitare l’utilizzo dei software di filtraggio dati alla base delle principali applicazioni di servizi internet. Se implementata, la misura potrebbe scardinare il modello...