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Il Nobel per la pace Mukwege si candida alle presidenziali in Congo

Il Nobel per la pace Mukwege si candida alle presidenziali in CongoDenis Mukwege – Ap

Kinshasa Con «L’uomo che ha cura delle donne» si allarga il fronte che sfida il presidente uscente Felix Tshisekedi. Si vota a dicembre

Pubblicato circa un anno faEdizione del 5 ottobre 2023

Il premio Nobel per la pace Denis Mukwege ha confermato la sua candidatura alle elezioni presidenziali di dicembre nella Repubblica Democratica del Congo: «Accetto di essere il vostro candidato alla presidenza e vi ringrazio» ha detto ai suoi sostenitori lunedì a Kinshasa. Finora Mukwege non si era sbilanciato su una possibile partecipazione alle elezioni, ma allo stesso tempo non ha mai risparmiato le sue critiche al governo di Felix Tshisekedi.

NEL DICEMBRE 2022 MUKWEGE ha anche firmato una dichiarazione congiunta con altri esponenti dell’opposizione che denunciava la «evidente mancanza di leadership e governance» dell’attuale governo. E lo scorso 19 maggio ha incluso nel proprio entourage, con la carica di consigliere speciale, Albert Moleka, ex capo di gabinetto di Etienne Tshisekedi, padre dell’attuale presidente dell’Rdc. Il giorno prima inoltre era nata l’Alliance des congolais pour la refondation de la nation (Acrn), gruppo di otto partiti che sosterrà Mukwege nella sua campagna elettorale.

Negli ultimi mesi il premio Nobel ha anche incontrato diversi capi di stato regionali, da Denis Sassou Nguesso presidente della Repubblica del Congo al presidente angolano João Lourenço. Anche se l’entourage di Mukwege ha dichiarato a The Africa Report che la sua candidatura alle elezioni di dicembre non è stata trattata durante questi incontri, la tempistica in cui sono avvenuti è sembrata sospetta.

«Se la popolazione si organizzasse potrei considerare il suo appello» aveva detto Mukwege sulla sua possibile candidatura. Il 16 settembre è arrivata la risposta di vari gruppi della società civile: associazioni femminili, organizzazioni locali e sindacati hanno consegnato un assegno con le donazioni pubbliche raccolte. Insieme ai soldi messi insieme dall’Acrn si arriva a 100 mila dollari, l’importo del deposito richiesto per candidarsi alle presidenziali.

Grazie al trentennale impegno nel denunciare e curare le violenze sessuali commesse nella guerra che ancora oggi affligge l’est della Rdc, Mukwege, dottore ginecologo soprannominato l’«Uomo che ha cura delle donne», ha ricevuto il Nobel per la pace nel 2018. Ma soprattutto ha conquistato la fiducia della popolazione congolese. «La mia unica motivazione è quella di salvare e aiutare a migliorare il mio paese», ha detto nel suo discorso di lunedì a Kinshasa, senza fornire dettagli su un programma che comunque dovrebbe essere strutturato in 12 punti e avere sicurezza e pace tra le priorità.

ORA BISOGNERÀ CAPIRE come si costruirà il fronte anti-Tshisekedi. Se fino alla settimana scorsa diverse candidature non avevano avuto conferma, sabato ha sciolto la riserva anche Martin Fayulu, che alle scorse elezioni si era posizionato subito dietro Tshisekedi. Ora sono almeno cinque i candidati forti, che dovranno avviare un dialogo per poter battere il presidente uscente. Mukwege ha già invocato «l’unità delle forze del cambiamento».

Mentre prosegue la politica intimidatoria del governo, con arresti arbitrari nei confronti di esponenti dell’opposizione e giornalisti, Tshisekedi si dice non preoccupato da quello che, data la popolarità di cui gode Mukwege in Europa e negli Stati Uniti, ha definito «il candidato dell’Occidente».

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