Non possiamo limitarci a sostenere Paolo Berdini. Troppo facile mettere la nostra firma in «difesa» di un grande urbanista.

Paolo sta minando – con serietà e competenza – il pilastro dell’espansione cementizia (forsennata a Roma) su cui regge tutta la politica italiana. La denuncia testamento di Benevolo sul tracollo dell’urbanistica italiana è stata subito dimenticata.

Chi, con l’ingenuità di chi scrive, riteneva che il progetto paesistico e la legge della Toscana rappresentassero una svolta per il nostro, un tempo bel paese, proprio perché consapevole del proprio fallimento e delle proprie responsabilità, ritiene che sia necessaria un’azione forte e comune: riuscire a costruire una volontà generale in grado – come fu Italia Nostra di Cederna e l’Inu di Olivetti – di imporre la pianificazione di tutto il territorio, l’urbanizzazione pubblica, la tutela e il ripristino del paesaggio e del patrimonio come bene appartenente alla collettività.

Solo così riusciamo a sostenere Paolo Berdini.

Pier Luigi Cervellati (Bologna 1936) è urbanista