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Il ministero di Giustizia: «Su Cospito scelta giudiziaria, non politica»

Torino, Alfredo Cospito in tele udienza davanti alla Corte foto AnsaTorino, Alfredo Cospito in tele udienza davanti alla Corte foto Ansa

«Sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito – ha detto il viceministro di Giustizia Francesco Paolo Sisto – la magistratura di sorveglianza saprà se e come intervenire. Ma attenzione a non scambiare […]

Pubblicato più di un anno faEdizione del 18 gennaio 2023

«Sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito – ha detto il viceministro di Giustizia Francesco Paolo Sisto – la magistratura di sorveglianza saprà se e come intervenire. Ma attenzione a non scambiare una situazione giudiziaria, anche se drammatica, con un problema politico. Significherebbe trasferire su un quadrante improprio i problemi che invece vanno risolti dalla magistratura. Se ci sono i presupposti per intervenire sarà necessario farlo».

Il viceministro risponde così indirettamente all’istanza di revoca del regime di detenzione speciale presentata al ministro Nordio dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, legale dell’anarchico detenuto a Sassari al 41bis e in sciopero della fame dal 20 ottobre. «Ha perso quaranta chili, passando da 118 a 78 kg – ha riferito ieri l’avvocato dopo averlo visitato nel carcere Bancali dove l’uomo è rinchiuso – ma è pronto a sacrificare la vita, perché quella al 41 bis, dice, non è vita e se tale deve essere tanto vale sacrificarla in una lotta contro la barbarie».

«Il regime del 41bis evoca le finalità perseguite nell’ancien regime con i metodi inquisitori contro cui si scagliarono i filosofi del diritto nel ’700 – afferma Rossi Albertini – Se ciò è vero nessun essere umano dovrebbe esservi sottoposto, che si chiami Cospito o Messina Denaro».

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