Alle 15 la calma apparente che regna sull’asfalto del molo centrale si interrompe improvvisamente. Il sole sta iniziando a scendere dietro i silos del porto di Catania colorando il cielo di arancione. Dall’imponente nave umanitaria di Medici senza frontiere, la Geo Barents dipinta di bianco e di blu, si tuffano improvvisamente tre persone. Due, raggiunta a nuoto la banchina, rifiutano di tornare a bordo. Msf farà sapere che hanno espresso l’intenzione di chiedere asilo. L’altro, un ragazzo di 20 anni, dice di essersi lanciato solo per aiutare i compagni di viaggio. Imbocca la passerella. Torna dagli altri 213 rimasti sul...