Fra i fallimenti più abbacinanti che hanno cotraddistinto i nove anni in cui Shinzo Abe è stato il primo ministro del Giappone, quello più significativo, almeno dal punto di vista cultural-sociale, è stato il fatto di aver predicato e promesso, ma solo a parole, una politica fatta dalle donne e per le donne. Nel 2013 Abe lanciava infatti «womenomics», una campagna che doveva rendere le donne giapponesi più protagoniste nel mondo del lavoro ed in politica, ma che di fatto, dopo otto anni, non ha scalfito minimamente le gerarchie maschiocentriche nell’arcipelago. LA POSIZIONE della donna nella società giapponese non è però...