Domani l’Italia si gioca un buon pezzo della sua stagione affrontando il Galles allo stadio Olimpico. La penultima in classifica contro l’ultima e un solo punto a separarle. Una vittoria vorrebbe dire evitare l’ottavo cucchiaio di legno consecutivo, viceversa sarebbe un altro Sei Nazioni chiuso in fondo alla classifica, per di più con un whitewash a rendere questa edizione del torneo particolarmente negativa per i colori azzurri. Proprio contro il Galles, a Cardiff, poco meno di un anno fa, l’Italia conquistò un successo che le mancava dal 2013, quando riuscì a sconfiggere sia la Francia che l’Irlanda. Quel giorno a decidere le sorti del match fu un incredibile guizzo di Ange Capuozzo all’ultimo minuto di gara, una corsa solitaria in mezzo alle maglie rosse dei gallesi e conclusa con un perfetto passaggio a Edoardo Padovani che schiacciò in mezzo ai pali. La trasformazione di Paolo Garbisi sancì il sorpasso a tempo ormai scaduto. Ange fu l’eroe di giornata e il pubblico italiano fece la scoperta di questo ragazzo quasi mingherlino, nato nei sobborghi di Grenoble da una famiglia di immigrati, che aveva esordito in azzurro appena una settimana prima, partendo dalla panchinae segnando due mete a degli scozzesi alquanto basiti. Poi venne tutto il resto, compresa la consacrazione di World Rugby quale giocatore rivelazione dell’anno. Ma quel giorno, il 19 marzo 2022, per il rugby italiano, dato ormai per malato incurabile fu una rivelazione, un’epifania. Un trequarti così, che corre più veloce del vento e semina avversari come birilli, ce lo sognavamo da anni.

DOMANI Ange Capuozzo non ci sarà. Il suo Sei Nazioni si è concluso due settimane fa contro l’Irlanda: tre partite, una meta (contro la Francia, che pur ben lo conosce), tante corse nel cuore delle difese avversarie. A ogni match qualcosa di buono in una squadra che ha continuato a crescere di livello pur finendo sconfitta; e ogni volta a capeggiare le classifiche del giocatore che aveva percorso più metri palla in mano abbiamo trovato lui. Fino al placcaggio di un irlandese, al limite e forse un po’ oltre il regolamento, che gli ha messo fuori uso una spalla. Dolore persistente – “sintomatologia algica, proseguire il percorso riabilitativo” riferiscono i comunicati dello staff medico – e fine del Sei Nazioni per Ange. Ange Capuozzo non ci sarà ma il rugby è uno sport di squadra in cui le individualità possono ben poco senza gli altri che ci mettono del loro, e dunque l’Italia deve dimostrare che tutto quello che abbiamo visto di buono – e di buono abbiamo visto molto – esiste, è qualcosa di concreto a prescindere dalle invenzioni del suo uomo con la maglia numero 15. Kieran Crowley ha deciso di schierare estremo Tommaso Allan lasciando in panchina Luca Morisi, senza null’altro toccare nella formazione vista in campo con l’Irlanda. Dall’altra parte Warren Gatland ha invece deciso di cambiare molto rispetto alla squadra nettamente sconfitta in casa dall’Inghilterra: ben sei novità che coinvolgono tutti i reparti. Giocatori di grande esperienza come George North e Rees-Zammitt partono dalla panchina, Tomos Williams, Dan Biggar e il monumentale Alun Wyn Jones non compaiono nemmeno tra le riserve.Domani Ange Capuozzo non ci sarà. Il suo Sei Nazioni si è concluso due settimane fa contro l’Irlanda: tre partite, una meta (contro la Francia, che pur ben lo conosce), tante corse nel cuore delle difese avversarie.

E’ un Galles ferito, tramortito, in bilico sul baratro, ma proprio per questo è un Galles pericoloso che farà ricorso all’orgoglio e alla propria storia centenaria per non uscire sconfitto per la seconda volta consecutiva contro l’Italia. Si annuncia dunque un match difficile, spigoloso, e gli esiti non sono affatto scontati nonostante tutta la stampa britannica abbia dispensato complimenti agli azzurri e sottolineato lo stato semi-comatoso del rugby gallese. Meglio non fidarsi. Il secondo match del pomeriggio (Sky Sport Arena, 17:45) è la sfida più attesa di questo quarto e penultimo turno del torneo. Inghilterra-Francia, le Crunch. Al Twickenham. Match decisivo per entrambe le squadre e anche per le sorti del torneo.  Francia e Inghilterra sono entrambe seconde in classifica (insieme alla Scozia), cinque punti sotto l’Irlanda. Chi perde deve dire addio a ogni sogno di gloria, chi vince può ancora sperare in un passo falso della capolista che domenica è a Murrayfield contro gli scozzesi. L’Inghilterra non è quasi mai piaciuta in questo inizio torneo, ma tolta la disfatta nella Calcutta Cup ha sempre ribadito la sua rinomata concretezza. E’ favorita ma di poco e sabato prossimo chiuderà a Dublino in un match che si annuncia al calor bianco. La Francia ha finora sconfitto con qualche fatica di troppo l’Italia e la Scozia ma ha perso contro l’Irlanda: anche per lei quella di domani è una sfida senza possibilità di appello.

Italia: Allan; Padovani, Brex, Menoncello, Bruno; Garbisi, Varney; L. Cannone, Lamaro, Negri; Ruzza, N. Cannone; Ferrari, Nicotera, Fischetti. 

Galles: L. Williams; Adams, Grady, Hawkins, Dyer; O. Williams, Webb; Faletau, Tipuric, Morgan;  Jenkins, Beard; Francis, Owens, Jones. 

TV: Skysport 1 e Tv8, 15:15.