C’è un filo giallo-verde che attraversa il faldone di 288 pagine che costituisce l’ordinanza di custodia cautelare del Gip Maria Paola Tommaselli sullo stadio della Roma. Muove attorno ai tentativi dell’imprenditore Luca Parnasi di accreditarsi. Si tratta, sostiene lui stesso discutendone coi suoi collaboratori, di fare quello che «un ragazzo deve fare per crescere». Cioè cercare di comprendere come funziona il nuovo potere e come sia possibile intrecciare le relazioni che, almeno secondo l’ipotesi dell’accusa, consentano al costruttore di bypassare il rischio d’impresa. Si comincia dall’avvocato Luca Lanzalone. Parnasi e i suoi cercano di capire chi hanno davanti. «Lanzalone è...