Un contratto di fornitura di illuminazione votiva per la sepoltura di Antonio Fiordiso. Per diverso tempo è stato questo l’unico “certificato di morte” in mano ad Oriana, zia di Antonio e sua unica parente. Antonio aveva 32 anni ed era detenuto dal 2011 nel carcere di Lecce per piccoli furti: abbandonato dalla madre e con il padre che entrava e usciva dalla galera, non ha avuto vita facile. Era sottoposto a cure psichiatriche, però ha sempre goduto di ottima salute, non ha mai assunto droghe pesanti e nel suo paese, San Cesario di Lecce, c’è chi lo ricorda con simpatia,...