«La sua poesia è stata il grido della nostra adolescenza» scrisse un po’ enfaticamente François Mauriac a proposito di Anna de Noailles (1876-1933), autrice di culto della Belle Époque che faceva parte di quel non troppo ristretto gruppo di aristocratici e presunti tali frequentato da Proust (ma tra le sue amicizie figuravano anche Rilke che a Parigi ambienterà I quaderni di Malte Laurids Brigge e Rodin che la rappresentò in un busto). Non è un caso che il suo mentore fosse il cugino Robert de Montesquiou, inimitabile modello di Des Esseintes, controverso protagonista del romanzo À rebours di Huysmans, e...