Il cucchiaio dell’Italia, la rabbia dei Dragoni
Rugby La formazione gallese che domani si presenta sul prato dell’Olimpico con il morale altissimo, non era certo la favorita del Sei Nazioni
Rugby La formazione gallese che domani si presenta sul prato dell’Olimpico con il morale altissimo, non era certo la favorita del Sei Nazioni
Italia-Galles, Inghilterra-Francia e Scozia-Irlanda compongono il trittico di partite di questo quarto turno del Sei Nazioni di rugby in programma nel weekend. La classifica del torneo vede il Galles al comando con 14 punti, unica squadra ad aver vinto tutte le partite. Al secondo posto, con 9 punti, c’è la Francia, che deve però ancora recuperare il match con la Scozia. Seguono l’Irlanda (7), l’Inghilterra (6) e la Scozia (5). In coda a tutti c’è la squadra azzurra, inchiodata a quota zero con un imbarazzante passivo (-101), 19 mete subite contro 4 e la quasi certezza di chiudere questa edizione con l’ennesimo cucchiaio di legno e un ulteriore, disperante whitewash.
IL GALLES, che domani si presenta sul prato dell’Olimpico con il morale altissimo e ben intenzionato a seppellire gli azzurri sotto una montagna di mete, non era certo dato per favorito all’inizio di questo torneo. Tutti gli occhi erano puntati sulla giovane, promettente Francia, e sulla consolidata forza dell’Inghilterra campione in carica. I gallesi erano dati in disarmo e avviati sulla strada di un radicale rinnovamento: squadra vecchia e usurata, si diceva, per di più priva della loro carismatica guida, il kiwi Warren Gatland chiamato a preparare il prossimo tour dei British & Irish Lions in programma questa estate in Sudafrica. Le cose sono andate in alto modo. La jeune France ha incominciato bene travolgendo l’Italia, ha battuto di stretta misura l’Irlanda a Dublino ma poi è incappata in un imperdonabile incidente in era di Covid 19, ritrovandosi piena di atleti e dirigenti positivi al virus perché in troppi avevano preso alla leggera le rigide disposizioni che regolano la “bolla”. Risultato: il match con la Scozia è stato rinviato, forse a fine marzo, e l’intera federazione è stata investita da accuse e polemiche. Per l’Inghilterra, invece, tutto è andato nel modo sbagliato: sconfitta dalla Scozia nel match di esordio che valeva la Calcutta Cup, vittoria ampia ma con qualche ombra contro gli azzurri, tonfo clamoroso a Cardiff contro i gallesi. Due sconfitte e addio a ogni chance di vittoria nel torneo, con coach Eddie Jones messo sulla graticola dalla stampa britannica.
Il Galles aveva chiuso la scorsa edizione al penultimo posto. Tutto faceva pensare che in questo 2021 non avesse molto da esprimere. Ma il primo match contro l’Irlanda ha visto i dragoni prevalere grazie a un cartellino rosso sventolato a O’Mahony dopo appena dodici minuti di gioco. Un altro cartellino rosso, questa volta per lo scozzese Fagerson, ha consentito ai rossi di aggiudicarsi anche la sfida di Edimburgo con un solo punto di vantaggio. Poi è arrivato il big match con gli odiati inglesi e questa volta la prestazione è stata esemplare: quattro mete (e punto di bonus) per un 40-24 che non ammette contestazioni. La Triple Crown sta già troneggiando nella bacheca della federazione e tira aria di Grande Slam: a decidere tutto potrebbe essere la sfida di sabato prossimo a Parigi conto la Francia. Intanto domani c’è l’Italia da spianare.
I BOOKMAKERS danno i dragoni vincenti con almeno trenta punti di scarto. A cosa può aggrapparsi l’Italia in questa vigilia? Come evitare la trentunesima sconfitta consecutiva nel torneo e le ennesime polemiche su quanto poco gli azzurri meritino di disputare il più antico e prestigioso torneo di rugby del mondo? La verità è che gli argomenti a disposizione sono abbastanza striminziti. Soprattutto quelli dialettici: “L’ho detto ai giocatori: cuore, testa e palle fanno un rugbista. Se manca un elemento dei tre, non puoi giocare”, e questo è coach Franco Smith nella conferenza stampa di ieri. Insomma, i soliti scontati “attributi”, che alludono al carattere e alla forza d’animo ma che ancora una volta si rivolgono a concetti quali la “virilità”. E qui, davvero, gli “attributi” cascano a terra. Forse la tecnica, certamente l’esperienza, ma le “palle” no, grazie. Per la cronaca, domani la federazione sceglie il nuovo presidente federale e il momentaccio è più che evidente. Come suol dirsi in questi casi, c’è molto da lavorare.
Il fischio di inizio sabato 13 è alle 15:15 (Dmax, canale 42 digitale terrestre).
Italia: Trulla; Bellini, Brex, Canna, Ioane; Garbisi, Varney; Lamaro, Meyer, Negri; Sisi, Cannone; Zilocchi, Bigi, Fischetti.
Galles: L. Williams; Rees-Zammit, North, J. Davies, Adams; Biggar, G. Davies; Faletau, Tipuric, Navidi; A. Wyn Jones, Hill; Francis, Owens, Jones.
La grande partita della giornata è però Inghilterra-Francia, in programma al Twickenham di Londra (17:45 su MotorTrend, canale 49). Insomma, Le Crunch, il grande scricchiolio, le due grandi rivali che si sfidano e impattano. La compagine solida ed esperta ma piena di dubbi e un po’ barcollante contro la squadra giovane e talentuosa cui tutti promettono un futuro radioso. Il pronostico è apertissimo.
Domenica il trittico si chiude con Scozia-Irlanda (16:00, MotorTrend, canale 49).
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