Il Circolo Mario Mieli sfrattato da Raggi
Beni comuni La storica sede, con servizi sociali per l'intera comunità Lgbt della capitale dovrebbe essere sgombrata entro fine aprile. Ieri sera riunione d'emergenza del direttivo
Beni comuni La storica sede, con servizi sociali per l'intera comunità Lgbt della capitale dovrebbe essere sgombrata entro fine aprile. Ieri sera riunione d'emergenza del direttivo
Il Comune di Roma ha mandato lo sfratto allo storico circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, che dovrebbe lasciare i locali di via Ostiense, dove ha sede dal 1997, entro la fine del mese o pagare qualcosa come 300 mila euro di ricalcolo del canone come fosse un qualsiasi esercizio privato e non una onlus.
Ieri sera, riunione a porte chiuse fino a tardi del direttivo del circolo per studiare la risposta anche dal punto di vista legale.
Il Mario Mieli, organizzatore del Gay Pride e del World Pride, con numerosi sportelli di assistenza psicologica, legale e sanitaria per l’intera comunità Lgbt della capitale, una residenza protetta per malati di Aids, il telefono aperto Rainbow e un fitto calendario di attività culturali e ricreative tra cui una rassegna stabile di cinema, non ha più avuto il rinnovo della concessione dello stabile, ristrutturato a proprie spese, dal 2012, anche se in regola con gli affitti, scontati però, come associazione, al 20 per cento.
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